Stampa a Caratteri Mobili
Nel corso dei secoli, numerosi furono i passi compiuti per giungere alla conoscenza e, primo fra tutti, figura certamente l'invenzione della scrittura, il riportare graficamente suoni e concetti per trasmetterli e diffonderli nel tempo e nello spazio.
A questa prima, grandiosa invenzione ne seguì un altra che, in modo diverso ma proporzionalmente uguale, segnò il futuro dell'umanità: l'invenzione della stampa a caratteri mobili.
La stampa a caratteri mobili è una tecnica di stampa inventata nel 1455 dal tedesco Johann Gutenberg e subito diffusasi in Europa.
Si è infatti costretti a notare come la presenza della stampa a caratteri mobili, o comunque di un suo prossimo simile, fosse già diffusa nelle Regioni asiatiche dal 1234.
Questi piccolo ritardo di appena 200 anni non sminuisce comunque la genialità dell'invenzione di Gutenberg, il quale era riuscito a creare una macchina estremamente semplice e veloce, in grado di stampare un grande numero di copie senza rompersi o dover essere buttata.
Come suggerisce il nome, infatti, il procedimento della macchina di Gutenberg si basava sull'utilizzo di singoli caratteri in rilievo: questi venivano allineati a formare delle parole, anzi, intere pagine di parole, per poi essere cosparsi di inchiostro e pressati sul foglio di carta o di pergamena.
Verrebbe dunque da domandarsi: dato che già in precedenza era usanza utilizzare la stampa per produrre stampe tutte uguali, dove stava la grande innovazione portata dalla stampa a caratteri mobili?
Potremo dunque dire che la vera rivoluzione furono proprio i caratteri mobili che, a differenza delle precenti macchine, potevano essere riutilizzati per comporre nuove pagine, nuove frasi e parole.
Prima, venivano infatti utilizzate matrici in legno con le quali si poteva stampare, per più di una volta, sempre la stessa pagina; Gutemberg rivoluzionò così il mondo della stampa introducento anche una lega metallica (utilizzata per i caratteri) adatta alla stampa su carta.